Come scrive Salvatore Merlo su il Foglio del 19 giugno 2017 con un incipit alla Pirandello a ciascuno il suo Pisapia, uno nessuno centomila Giuliano :
-C’è Romano Prodi chiuso in un suo guscio ,forse sicuro,prezioso inalterabile….che fa capolino ancora una volta….e riscopre l’Ulivo ..e dunque propone Pisapia per proporre se stesso
-E c’è poi Massimo D’Alema che lo coccola e lo blandisce…secondo lui Pisapia ascenderebbe al rango di leader della sinistra per riparare quei torti che D’Alema crede aver subito…..
-E c’è anche Enrico Letta che pure lui lo elogia e lo massaggia lo prepara e lo sprona …che intende accasarsi nel centrosinista più largo….
-..proprio come Pier Luigi Bersani , che forse non si è pentito della scissione, ma quasi, e allora dice che si bisogna unirsi….
-E infine c’è Matteo Renzi , che forsa la sua naturale e bullesca ritrosia,e allora proprio come gli altri gli sorride e lo invita……
Sembra una minestra riscaldata e L’Italia non è Milano,ritirare in ballo un vecchio boiardo di stato che ha fatto il suo tempo e 4 logori leader politici non mi sembra una valida prospettiva futura.
Più che Pirandello io citerei Marquez : cronaca di una morte annunciata , e poi ci si domanda perchè la gente non va a votare o vota M5S