Indietro tutta! Era il titolo di una trasmissione di successo di Renzo Arbore degli ani ’80 con le mitiche Ragazze Coccodè e sponsorizzata da Cacao Meravigliao. Indietro tutta potrebbe essere lo slogan dei due principali protagonisti del dibattito congressuale del PD : Nicola Zingaretti e Maurizio Martina. Indietro tutta al Novecento, quando il mondo era più semplice, gli operai erano ancora in fabbrica e votavano disciplinatamente Pci. Questo è il mondo a cui guardano i due finti rivali Zingaretti e Martina. Finti perché entrambi vogliono riportarci al bel mondo antico quando in Europa dominavano le socialdemocrazie e quando in Italia il Pci stava diventando Pds. Non a caso fanno a gara a dialogare con Bersani e D’Alema. Capisco che la realtà sia un incubo e quello penta- leghista è tra i peggiori , ma “Hic Rhodus hic saltus”, diceva il vecchio Hegel. Cioè con questa realtà non possiamo che fare i conti fino in fondo. La prima cosa da capire è che in questi anni e, clamorosamente in Italia dal 4 marzo 2018, è totalmente cambiato un paradigma politico che durava da più di un secolo, il lungo secolo della civiltà industriale. Se pensiamo, come Zingaretti, che il Pd ha perso rovinosamente solo per colpa di quello sciagurato di Matteo Renzi, o se la buttiamo sull’idealismo kennediano come fanno Martina e Richetti, a più di 50 anni dalla morte di JFK, per risalire la china, non andiamo da nessuna parte. Ci candidiamo come i socialisti francesi, tedeschi e ora anche spagnoli al declino inesorabile o addirittura alla irrilevanza politica. Vogliamo parlarne? O pensiamo che il tema centrale debba essere se allearci o meno con i 5Stelle, violentati da quel macho fascista di Salvini? Poverini. Non sono portatori di una visione antidemocratica del mondo alla Pol Pot, decrescita infelice per impoverimento di tutti. Ma solo succubi di Salvini. Liberati dall’abbraccio con la Lega sarebbero ottimi alleati perché una parte del nostro elettorato li ha scelti al posto nostro. Grande argomento politico. Del resto ragionamento non dissimile l’aveva già fatto anni fa D’Alema con la Lega di Bossi, definita una costola della sinistra (!). Noi scivolati a destra con Renzi non dobbiamo far altro che spostarci a sinistra e tutto magicamente si risolverà . Questo è il succo del messaggio del duo Zingaretti-Martina. Non abbiamo tempo per studiare i cambiamenti epocali intervenuti in economia con la rivoluzione digitale, pensiamo ad esempio al modo di produrre e di lavorare di Amazon o a quello di Uber. Né abbiamo voglia di esaminare complessità di ripensare all’Europa nel mondo di oggi , vaso di coccio tra i vasi di ferro della Cina di Xi Jinping e degli Usa di Trump. Zingaretti e Martina sanno solo grilleggiare contro i tecnocrati europei, senza che nessuno dei loro staff gli ricordi pietosamente che il più importante tecnocrate europeo si chiama Mario Draghi e ha il merito di aver salvato a tutti noi italiani il lato B ( siamo a Natale e quindi dobbiamo essere educati). C’è speranza che il congresso Pd partorisca qualche buona idea e un’alternativa a seria alle destre che ci governano? Mah! Comunque mai dire mai in politica.