Appello per il Sì
al referendum costituzionale del 4 Dicembre degli eletti nelle liste Noi Milano, per Beppe Sala Sindaco e di rappresentanti del Civismo lombardo.
La necessità di riformare la Carta costituzionale è una necessità al centro del dibattito da alcuni decenni e, in via di principio, largamente condivisa da quasi tutte le forze politiche.
L’attuale Parlamento, dopo un iter durato oltre 2 anni, sei letture e quasi sei mila votazioni, con il consenso di quasi il sessanta per cento dei parlamentari, sia alla Camera dei Deputati, sia al Senato della Repubblica, ha approvato un testo che lungi dal tradire la Costituzione, consente di meglio affrontare le sfide di una competizione europea e globale che richiede istituzioni più efficaci, più semplici, più trasparenti.
In particolare perché votiamo SI
Si modifica il bicameralismo perfetto e e il voto di fiducia al Governo spetterà solo alla Camera dei Deputati. Saranno previsti due distinti procedimenti legislativi.
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uno bicamerale, come oggi, che riguarda solo poche leggi (circa il 3% se guardiamo a questa legislatura) di particolare importanza come ad esempio leggi inerenti l’UE, modifiche della legge elettorale, leggi costituzionali, legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane, etc.
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uno monocamerale che riguarda tutte le altre leggi: il Senato può proporre entro tempi assai brevi (da 10 a 40 orni, a seconda dei casi) modifiche ai testi approvati dalla Camera sulle quali quest’ultima decide in via definitiva. Ci sarà maggiore rapidità e soprattutto più chiarezza nella stesura delle leggi.
Il Senato svolgerà un’intensa attività di controllo sulle politiche pubbliche, sull’attuazione delle leggi, sull’attività delle pubbliche amministrazioni, sull’impatto nei territori delle politiche della Unione Europea.
Ci sarà una migliore definizione dei poteri dello Stato e delle Autonomie locali, ponendo fine alle migliaia di contenziosi in essere che bloccano gli investimenti in progetti strategici per il Paese. Su proposta del Governo, la legge dello Stato può intervenire in materie riservate alle regioni (art. 117) quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale.
Il nuovo ruolo assegnato al Senato che, assieme ai poteri su alcune materie di particolare rilevanza, avrà il compito di recepire le esigenze di autonomia locale, in termini di poteri e di risorse, rilanciando il protagonismo dei territori a partire da quello della Città Metropolitana Milanese.
Apparterranno allo Stato le competenze sulle grandi infrastrutture strategiche, sul coordinamento della finanza e del sistema tributario, sulla tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, porti e aeroporti civili di interesse nazionale e internazionale.
A compensazione della riduzione dei poteri, attraverso i loro rappresentanti in Senato, le regioni parteciperanno alla legislazione nazionale e alle attività di controllo sul governo nazionale.
Ci sarà l’abolizione della decretazione d’urgenza da parte del Governo con il contemporaneo obbligo della Camera di esaminare, approvare o respingere entro 70 giorni i provvedimenti ritenuti essenziali dal potere esecutivo;
Per la prima volta nella storia italiana, alla Camera viene introdotto lo Statuto delle opposizioni che controbilancia il premio di maggioranza con un maggiore potere alla minoranza, mantenendo però ben distinti i rispettivi ruoli e le responsabilità ad essi connessi.
Viene introdotto per la prima volta nella Costituzione Il principio della “trasparenza”, se ne parla poco, ma sarà un requisito per i pubblici uffici (art. 97) e vincolo per l’esercizio delle funzioni amministrative (art. 118). È un enorme cambiamento nella cultura pubblica italiana che aiuterà a combattere la corruzione, gli sprechi e l’incompetenza.
Sono potenziati i diritti dei cittadini:
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Viene introdotto il referendum propositivo (art. 71)
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Le proposte di iniziativa popolare (art. 71) devono essere necessariamente prese in esame dalle camere nei tempi previsti dai regolamenti parlamentari mentre oggi restano in genere nei cassetti del Parlamento. A questa disciplina più garantista è collegato un maggiore impegno dei cittadini perché saranno necessarie 150.000 firme e non più 50.000. È una misura equa: oggi i cittadini italiani sono un po’ più di 60 milioni mentre nel 1948 erano un po’ più di 41 milioni e tramite la rete è molto più facile raccogliere le firme.
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Si abbassa il quorum per i referendum abrogativi (art. 75) quando i proponenti raccolgono almeno 800.000 firme (invece di 500.000 che è il numero minimo perché il referendum sia ammesso): la legge è abrogata se ha partecipato alla votazione la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni per la Camera dei deputati (non più la maggioranza degli elettori) e, naturalmente, se è raggiunta la maggioranza dei voti validi.
I poteri del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio e del Presidente della Corte Costituzionale rimangono invariati.
Sono abolite definitivamente le provincie (una legge le ha già abolite ma finché sono previste dalla Costituzione, sopravvivono nel nostro ordinamento e una nuova legge le può ripristinare cosicché non possono essere considerate del tutto cancellate) e il CNEL (organo rivelatosi già da molto tempo inutile e costoso).
Per questo riteniamo importante il 4 dicembre votare SI’ e sostenere il processo di riforma in atto.
I rappresentanti civici lombardi e gli eletti di NOI MILANO
Elisabetta Strada – Presidente Gruppo Consiliare NOI Milano del Comune di Milano e Presidente Movimento Milano Civica
Firmatari
Gli eletti nella lista ‘Beppe sala Sindaco, Noi Milano’, in Consiglio Comunale, Città Metropolitana e 9 Municipi, gli eletti in Patto Civico in Regione Lombardia, il Coordinamento di Noi Milano.
Elisabetta Strada
Marco Fumagalli
Enrico Marcora
Silvia Fossati
Michela Palestra
Laura Agnoletto
Paola Agnoletto
Marilena Arancio
Elena Bardin
Stefano Bianco
Stefania Carnevali
Veronica Cerea
Pasquale Cioffi
Santo Cortese
Stefano Dalla
Francesca De Feo
Elena Galimberti
Fiorenzo Galli
Ermanno Gargano
Emilio Genovesi
Maria Grazia Guida
Virginia Invernizzi
Cristina Jucker
Giuliana Nuvoli
Vittorio Lamperti
Riccardo Loschiavo
Andrea Manzitti
Federica Merlo
Mimmo Merlo
Sergio Meazzi
Umberto Niccolini
Giovanni Noberasco
Silvana Pasini
Dorina Perego
Martina Riva
Ettore Sarno
Vittoria Sblendido
Titti Sperandeo
Alessio Straniero
Antonella Tagliabue
Francesca Turci
Sergio Vicario
Alberto Veronesi
Simona Zelasco