Il primo martedì del mese di aprile si celebra la giornata mondiale del “ Lavoro Invisibile”. Così , per la condizione femminile , dopo il mese di marzo anche il mese di aprile è occasione importante per procedere in un cammino lungo e faticoso per raggiungere non solo condizioni di parità effettiva , ma anche di sicurezza , di conciliazione , di giusta valorizzazione del contributo straordinario che la donna , tutte le donne , quale sia la loro condizione , forniscono al sostegno del nucleo familiare , al lavoro di cura , all’educazione ed alla crescita delle nuove generazioni , all’economia della famiglia e della nazione.
Il MOICA ama sottolineare la centralità della figura della donna “ casalinga”, cioè della donna che dedica tutto o parte del suo tempo alla casa ed alla famiglia , gratuitamente , come missione prima ancora che per compito.
Lo scorso anno l’ISTAT ha pubblicato un rapporto dal titolo “ Le Casalinghe in Italia” dedicato alle donne con età di almeno 15 anni che hanno come occupazione principale il lavoro domestico ; i dati raccolti e considerati non sono aggiornatissimi , ma comunque significativi : il 23% delle donne italiane fa la casalinga, negli ultimi dieci anni il numero totale è però diminuito , il 64% di loro vive tra il Sud ed il centro Italia, il 40% vive in una famiglia con uno o più figli .
Quindi secondo l’ISTAT le casalinghe sono 7 milioni e 338 mila e sono 9,6 milioni le donne occupate tra lavoro esterno e lavoro familiare non retribuito; ma per la verità l’elaborazione del MOICA sugli stessi dati ISTAT al 31 dicembre del 2017 ( 60,6 milioni di abitanti) dice che nella fascia tra i 15 ed i 79 anni ,su circa 46 milioni di italiani sono circa 26 milioni le donne che per tutto o parte del loro tempo sono” casalinghe” .
ISTAT completa il quadro di dati significativi con la media delle ore di lavoro non retribuito : le casalinghe full time 2.539 e quelle part time 1.507 , contro le 826 ore degli uomini, occupati o non.
Dedicare una giornata dell’anno a testimoniare il valore del “ lavoro invisibile” , dopo quelle classiche della donna, della mamma, del papà e dei nonni viene dal Nord America e precisamente dal Canada, Paese nel quale l’Associazione AFEAS la celebrava già da tempo; il MOICA ha il merito di aver organizzato in Italia un Convegno nazionale nel 2008 , grazie al dinamico Gruppo di Pistoia , dal titolo ” Rendere visibile il lavoro invisibile” , tema rimasto poi slogan dell’intera Associazione.
A livello internazionale il MOICA , associato all’UNICA – Unione Mondiale delle Associazioni Nazionali delle Donne Casalinghe – ha poi celebrato nei giorni 1 e 2 dicembre 2008 nella Capitale del Paraguay Asuncion , nella cornice del Parlamento, la prima conferenza internazionale su questo tema.
Anche la stampa nazionale e riviste come “ Famiglia Cristiana” hanno subito ripreso e diffuso questa tematica e , nel tempo, una considerazione più puntuale sul lavoro invisibile delle donne che dedicano tutto o parte del loro tempo all’attività di cura si è diffusa e sviluppata , fino alla valorizzazione ai fini della contabilità e del PIL nazionale del lavoro casalingo.
Il MOICA continua la battaglia di sensibilizzazione delle Istituzioni affinchè l’economia familiare abbia maggior sostegno , affinchè la pensione sociale ( unica pensione fruibile dalla donna che non ha i requisiti di sufficienti contribuzioni) e le pensioni di reversibilità ( unica fonte di sussistenza per tante donne che vivevano solo grazie al lavoro del marito) siano più dignitose , per favorire il lavoro sociale di vicinato e di quartiere ed altro ancora.
In questo quadro il MOICA con le donne casalinghe e non , invita a celebrare la prossima giornata mondiale del “ Lavoro Invisibile”.
IL SUGGERIMENTO
Se non vi sono controindicazioni sanitarie, il peperoncino fa bene nella dieta ipocalorica e nell’ipertensione.
AGENDA
Nel mese di aprile i Gruppi MOICA della Lombardia promuovono il gemellaggio con l’AIVIS Onlus , Associazione Italiana Vittime Infortuni della Strada. Per info numero verde . 800.56.1718