Sull’ultima newsletter del Sistema Nazionale delle Agenzie dell’Ambiente si parla di un problema, che ha un’eco mondiale e, per fortuna, di una conseguente proposta di risoluzione, ossia come raccontare la realtà del cambiamento climatico e portarla nel quotidiano delle persone.
Le proposte partono direttamente dalla struttura internazionale, IPCC, che si occupa di redigere il famoso rapporto, che si è reso conto della difficoltà per gli abitanti del mondo di comprendere appieno il fenomeno. Del resto parole come riscaldamento globale, impoverimento dell’ozono stratosferico, emissioni di gas serra, forcing radiativo, desertificazione, resilienza, vulnerabilità non hanno un’immediata comprensione nel cittadino comune. Nello stesso tempo il tecnico trova difficoltà a tradurre concetti tecnici e spesso complessi in messaggi comprensibili.
L’IPCC ha prodotto una guida con l’aiuto di un altro organismo, Climate Outreach, uno dei massimi esperti europei in comunicazione del cambiamento climatico, del taglio estremamente pratico da fornire ai tecnici sia pubblici che privati per imparare a trasmettere le informazioni corrette ed utili.
Ma sono metodi che possiamo tranquillamente utilizzare parlandone anche con chi condivide il nostro quotidiano.
Si concentra su 6 principi chiave:
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Essere sicuri e sinceri nel comunicare per instaurare un rapporto di fiducia;
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Parlare di cose reali e non di concetti astratti: è meglio iniziare la discussione sul clima partendo da esperienze comuni, usando un linguaggio chiaro ed esempi più vicini possibile al pubblico a cui ci si rivolge;
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Toccare i temi su cui il pubblico è più sensibile: se si fa riferimento a valori ampiamente condivisi o argomenti di interesse locale, è più probabile che argomentazioni scientifiche vengano ascoltate. Ad esempio parlare delle alluvioni dove non piove mai non ha molto senso.
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Raccontare una storia le persone sono infatti molto più abituate a scambiarsi informazioni attraverso storie che non tramite grafici e numeri.
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Concentrarsi su ciò che si sa e su cui c’è forte consenso scientifico.
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Usare una comunicazione visiva in cui si usano immagini che raccontano comportamenti che le persone possono mettere in atto, oppure “soluzioni” reali al cambiamento climatico o ancora gli effetti dei cambiamenti climatici su scala locale.
Per chi è interessato ad approfondire è possibile scaricare il manuale in italiano sul sito Web di Climate Outreach.