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Riccardo Lo Schiavo

Il Portogallo batte l’Italia sulle rinnovabili come CR7 Ronaldo la Juve

8 aprile 2018 di Riccardo Lo Schiavo

La stupefacente e plastica rovesciata di Cristiano Ronaldo ha annichilito i tifosi juventini , mettendo la pietra tombale sulle speranze europee della Juventus .I tifosi sono stati costretti a rendere omaggio al campione portoghese che ha marcato le differenze con la squadra torinese.Non va molto meglio sul versante energetico tra Italia e Portogallo ,dove sembra che la nazione lusitana , che negli ultimi lustri non ha brillato per performances economiche di successo,ci supera sull’uso delle energie rinnovabili.E’ infatti recentissima la notizia fornita dall’Apren associazione portoghese dell’energia che ha pubblicato i dati relativi ai consumi energetici di marzo .Bene in marzo il Portogallo ha usato esclusivamente energie rinnovabili per produrre energia elettrica.E l’Italia ? Siamo sulla buona strada ma siamo solo quinti in Europa per produzione di energia con le fonti rinnovabili , non ultimi come solito nelle classifiche europee….Ma c’è molto da fare eppure le ns coste son ricche di vento e il sud italia è baciato dal sole…

Archiviato in: Attualità Etichettato con:CR7, energie rinnovabili, portogallo

Mattarella proteggici

2 aprile 2018 di Riccardo Lo Schiavo

Sono disponibile persino a sopportare un secondo mandato Monti….pur di tenere la pellaccia a casa (in Europa).Nessuno ne parla ma il vero ed irrisolto problema resta il debito pubblico, nessuno propone delle soluzioni , soluzioni che per necessità di cose debbono essere non convenzionali .Intere generazioni sono bruciate dal debito ed altre lo saranno , è meglio adottare subito drastici provvedimenti per dare speranza alle nuove generazioni altrimenti ci trascineremmo per decenni il problema,altrimenti ce lo risolveranno i freddi burocrati europei o quelli dell’ FMI,ci vuole una politica coraggiosa ,alla Kohl . La fame al sud e la paura dell’invasione dei neri al nord hanno vinto la partita giocata tra europeisti e sovranisti a favore dei secondi,si parla oggi di ridurre o i costi della politica centrale (ma non di quella periferica) o di abbassare le tasse,vale il vecchio adagio di Mussolini:Governare gli italiani è inutile…. se queste sono le proposte dei vincitori delle elezioni….. I mercati tacciono,a causa della buona fase economica( ma solo per le multinazionali… non per i pensionanti al minimo…), e ci stanno dando quei mesi di prammatica per vedere di organizzare una Große Koalition all’italiana. Sembra che i due poli populisti si stiano annusando per formare un governo …Qualcuno ha anche proposto una staffetta (l’impalpabile Prof.Becchi da Genova) , metà mandato a Di Majo e metà a Salvini. Siamo sicuri che in questo caso la troika non ce la leva nessuno, subito dopo il primo semestre di Di Majo ?….Il solito immarcescibile Altan scrive:

NON VEDO L’ORA CHE SI SBLOCCHI LO STALLO ,COSI’ PRECIPITIAMO DA QUALCHE PARTE.

Assordante il silenzio di quelli che dovrebbero essere ,i maggiorenti del centro sinistra .E’ stata eloquente, palese e plastica, l’immagine al Senato di Renzi.Era circondato dai suoi tutti in perfetto abito blu , tutti sorridenti ed applicatissimi a “navigare” al Senato nel giorno di apertura, sembrava la reclame di un nuovo dentifricio . Lontanissimi dalla base di sinistra che uscita dal recinto si immedesima oramai negli eletti del 5 ms.
Il partito di maggioranza relativa del centro sinistra ha in corso la fusione del nocciolo , si stanno squagliando ….Renzi comanda pur essendosi dimesso .Il PD è come un surfista disarcionato dalla sua tavola che viene sballottato dalla corrente sotto l’onda e se non esce per tempo affoga. Il “galleggiante” Martina prova ad impostare la rotta , riuscirà a riportarsi in superficie ?O Mattarella li obbligherà all’ennesima piroetta ? E il popolo della sinistra ? Usciti i buoi dalla stalla la ditta chiude .

Archiviato in: Top Blog Etichettato con:debito pubblico

Il movimento 5 Stelle un partito à la carte

19 marzo 2018 di Riccardo Lo Schiavo

E’ giunto il momento delle riflessioni, è giunto il momento delle analisi .Ma con chi e per chi .I poteri economici son costretti per loro natura ad essere governatvi per cui come da copione si stanno tutti sistematicamente adeguando al vento del/dei vincitore/i .Son cose già viste nella storia.Il quieto vivere gli impone di guardare avanti .Sta emergendo una nuova generazione di burocrati collaterale al nuovo potere politico, ci sono gli scartati del vecchio sistema, i nuovi e gli eterni .Un ‘intera generazione di sinistra è stata bruciata da questa sconfitta,ma non abbiamo ancora sentito una lunga lista di mi ritiro, ne di me ne frego, faranno finta di niente come solito ? . E’ il momento di valutare un ricambio generazionale .Idee nuove , forze nuove.

Se la politica è quella cosa per cui nel tempo tieni i fili di un discorso iniziato tanto tempo fa,oggi con questi nuovi ingressi senza memoria dove tutto viene mischiato dove andremo a parare ? Per il nuovo che avanza  è emblematico il caso delle olimpiadi: A Roma no e a Torino si, e perchè ?. In entrambe le città il governo locale si è rivelato un boomerang elettorale ,buon ultime di una serie di problemi le buche romane la fanno da padrone e la sindaca di Torino , che non ha ancora elaborato il morto di piazza San Carlo ha dovuto vedere anche le dimissioni dei revisori dei conti in fase di chiusura di bilancio ….Come gestirà le olimpiadi …God only knows …..

Scrive sull’independent May Bulman a proposito del M5S

Its policies have always been an eclectic mix of the anti-establishment, environmentalist, anti-globalist and eurosceptic, and its supporters have always come from across the political spetrum.

Emblematico il video allegato  dove di fronte ad un teschio appare Grillo , essere o non essere , partito o non partito …per il momento cerco di andare al potere … poi al massimo buttiamo la chiave ……E’ possibile che sia una nuova generazione di partiti usa e getta dove i  poteri forti si affiancano e fanno seguire il mood economico del momento.Tanto poi domani è un altro giorno il sole sorge sempre ed una nuova generazione prenderà la torcia …..

 

Io da questo signore non comprerei nemmeno un’auto nuova in concessionaria con la garanzia europea del produttore.

 

 

Archiviato in: Top Blog Etichettato con:beppe grillo, elezioni politiche marzo 2018

Vota per l’Italia in Europa.Vota Pd o Bonino o Insieme

2 marzo 2018 di Riccardo Lo Schiavo

Siamo giunti al redde rationem. Gli elettori,noi, siamo chiamati a esprimerci .Dobbiamo giudicare un governo frutto di una auto-clonazione  quinquennale, di una strana chimica.In chiaroscuro, in agrodolce, che male non ha fatto ma che non ha dato le risposte che gli italiani chiedevano.Che si è mosso in un lustro dove anche un gigante della politica avrebbe fatto fatica a districarsi  .A volte impalpabile, a volte inconprensibile.

Ora siamo chiamati a decidere ed un elettore di centro sinistra si trova di fronte alla scelta di votare Renzi , oppure la Bonino oppure l’Ulivo 2.0 .”Liberi e belli ” proprio “nu se po ffà”, è un misto tra edonismo reaganiano e vetero comunismo .Una volta c’era Lucio Magri , bello e de’ sinistra.

E’ comprensibile che Renzi sia indigesto e che proprio non lo si riesca a votare . Esistono le due valide alternative nell’alveo del centro-sinistra. La prima,Insime, l’Ulivo 2.0 , saggia stagionata ma di governo .La seconda +Europa capitanata dall’inossidabile Emma Bonino che salita sul taxi del  kompagno Tabacci , aspira a far di nuovo bene in un panorama di dilettanti.

L’importante è recarsi al seggio ,vota e fai votare bene.

 

 

Archiviato in: Top Blog Etichettato con:elezioni politiche marzo 2018, elezioni regionali marzo 2018

Priorità ai giovani e alle donne come fattore deteminante per la crescita e lo sviluppo di Milano : intervista a Lia Quartapelle

26 febbraio 2018 di Riccardo Lo Schiavo

Economista e ricercatrice, Lia Quartapelle è candidata per la coalizione di centrosinistra nel collegio Milano EST

Figlia di Milano e di Porta Venezia, si candida nel collegio Milano Est per la Camera dei Deputati. È una sfida impegnativa?

La novità di questa legge elettorale sono i collegi uninominali, con la possibilità di scegliere davvero la persona e non soltanto i partiti. Sono onorata di correre per rappresentare il territorio  dove sono cresciuta, dove ho iniziato a fare politica e dove vivo. Perché sia io a rappresentare i cittadini di questa parte di Milano, però, dovrò prendere più voti della candidata della coalizione di destra. Non è una sfida facile. Vent’anni fa, questo era il collegio di Ignazio La Russa, il più a destra di Milano. Poi siamo riusciti a unire il centrosinistra e proprio qui siamo stati determinanti per le vittorie di Giuliano Pisapia e di Beppe Sala. In queste settimane, con le persone che mi sostengono diamo il massimo per replicare questi risultati, perché Milano Est merita di più che essere rappresentato dalla Lega Nord.

Cosa hai concretamente fatto per i tuoi elettori e in generale per i cittadini tutti?

Ho lavorato per valorizzare Milano e i milanesi. Mi prendono in giro perché sono un po’ secchiona, ma anche in Parlamento ho voluto rappresentare la laboriosità dei milanesi e sono risultata la settima deputata più produttiva. La nostra città segna il futuro dell’Italia e da qui arrivano gli impulsi per rilanciare la crescita e per affermare un’Italia più forte in Europa e nel mondo. Per questo ho sostenuto l’esperienza positiva di EXPO, curando che avesse ricadute positive sulla vita di tutti i giorni dei milanesi e rafforzando, per esempio, i servizi pubblici nella città. Con il sindaco Sala e con il presidente Gentiloni ho lavorato per promuovere la candidatura di Milano per l’Agenzia europea del farmaco – EMA. Su questo non molliamo e continueremo a batterci. Poi, mi sono impegnata per avere finanziamenti statali per valorizzare i luoghi culturali come La Verdi, o come il Museo dei Diritti Umani che dovrà nascere a Città Studi. Il nostro è un territorio ricco di risorse, prima di tutto fra i suoi abitanti e fra i giovani. A volte necessitano di essere valorizzate meglio, come nel caso dei 1500 ricercatori precari che in questa legislatura siamo finalmente riusciti a stabilizzare e a tutelare.

E invece per la prossima legislatura, cosa pensi di fare?

 Le mie priorità sono i giovani che a Milano vogliono liberare le loro potenzialità e vedere valorizzate le proprie competenze. Non c’è nulla di male nel fare esperienze all’estero e, anzi, nella scorsa legislatura ho lavorato con successo per consentire a 1000 ragazze e ragazzi di essere selezionati per dei periodi di tirocinio nella Ambasciate italiane in tutto il mondo. Ma partire deve essere una scelta, alla quale deve corrispondere la possibilità di restare e di tornare. Per questo lavorerò per sostenere l’occupazione e l’imprenditorialità dei giovani, con misure di defiscalizzazione a sostegno della natalità. Oggi l’Italia ha un serio problema demografico. E un Paese che non investe sui giovani è un Paese che non ha futuro. Bisogna valorizzare in particolare le donne, come fattore determinante per lo sviluppo e per la crescita, a partire dalla parità salariale che dovrebbe essere un fatto scontato, ma invece non lo è per niente.

 

Cosa dici a un elettore indeciso a meno di quattro giorni dal voto?

Di scegliere. Anzitutto, scegliere la persona da cui vuole essere rappresentato. In questa campagna elettorale sono a disposizione di tutte e tutti per dare l’opportunità di conoscermi e scegliere direttamente. Sono sempre disponibile a farlo negli incontri pubblici quasi quotidiani che si possono trovare sul mio sito. In queste settimane sul territorio, non ho invece mai incrociato la candidata della destra, che forse preferisce fare il soldato di Salvini…

 

Lia Quartapelle (www.liaquartapelle.it) – Nata nel 1982, è economista e ricercatrice. L’interesse per la politica internazionale e per le tematiche connesse alla cooperazione allo sviluppo ha caratterizzato dal principio il suo percorso formativo e lavorativo. A 17 anni si è trasferita in Galles per studiare presso lo United World College of Atlantic. Dopo avere conseguito un Master in Economia alla School of Oriental and African Studies di Londra ha voluto vivere un’esperienza sul campo, in Mozambico, dove ha lavorato con il governo come economista dello sviluppo. Concluso un dottorato presso l’Università di Pavia, ha lavorato presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano (ISPI) e ha insegnato presso il corso di Politiche per lo sviluppo all’Università di Pavia.

La mia esperienza politica inizia nel 2007, quando ho fondato e sono stata eletta segretario del circolo 02PD nel quartiere Porta Venezia dove sono cresciuta.  Nel 2013, dopo essere stata la più votata alle primarie del Partito Democratico a Milano, è stata eletta deputata e ha ricoperto il ruolo di capogruppo PD nella Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati.

Archiviato in: Attualità Etichettato con:lia quartapelle

Facciamolo questo voto disgiunto non copiamo Turigliatto

20 febbraio 2018 di Riccardo Lo Schiavo

In Lombardia ci apprestiamo a votare prima di tutto per le regionali e poi per le politiche.Quando ci recheremo alle urne , dopo aver consegnato i documenti e lo smartphone , ci verranno date oltre alla mitica matita copiativa  3 (tre) schede,la rosa per la camera, la gialla per il senato e la verde per la regione.Ma concentriamoci per un attimo sulla scheda verde.Nella nostra regione ai sensi della legge reg. 17/2012 modificata dalla legge reg.38/2017 è possibile attivare il panachage o voto disgiunto.Panachage deriva da panacher o pennacchio di vari colori,dal latino pennaculum.All’elettore è consentito di scegliere, di esprimere la propria preferenza differenziata tra il voto per il contrassegno di lista e il voto per il candidato.

Il mio è un appello agli amici della sinistra istra istra ; per una volta fate i bravi non fate i soliti Turigliatto. Capisco che per voi Gori è assimilabile ad un adreottiano o a un doroteo, che lo paragonate ad una della sinistra OGM e che il voto a Gori per voi ha una valenza autolesionistica ,ma per una volta cerchiamo di vincerle queste elezioni.

 

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Clonazione di macachi in Cina:conversazione con Don Paolo Fontana

12 febbraio 2018 di Riccardo Lo Schiavo

1)Perché i cinesi hanno fatto l’esperimento e ne hanno data larga eco sulla stampa , forse x comunicare il livello di conoscenze biomediche raggiunte e imporsi come superpotenza ?

Ritengo che i cinesi siano all’avanguardia nelle manipolazioni biotecnologiche .

2)Come valutano le diverse “confessioni ” religiose cinesi gli esperimenti di clonazione , i criteri etici di valutazione sono diversi da quelli cattolici?

Quale sia l’opinione delle varie “confessioni cinesi” in merito agli esperimenti non lo so. So che sino ad oggi la cultura occidentale ha governato il progresso scientifico e quello tecnico/scientifico. Oggi, con la globalizzazione della ricerca gli attori sono cambiati. La diversità culturale dei  Paesi asiatici  ha un notevole impatto. Gli esperimenti cinesi sono avvenuti in un mondo, quello orientale, che noi non conosciamo e che dobbiamo imparare a conoscere, in particolare quello cinese.

3)Le grandi scimmie antropomorfe , sono molto simili alla specie umana , qualunque esperimento suscita molto clamore, minor clamore ha suscitato Dolly la pecora e copycat il gatto clonato, è questo un ulteriore motivo per cui i cinesi hanno scelto i macachi?

Non è corretto! La nascita di Dolly ha scosso notevolmente l’opinione pubblica e ha stimolato un vasto movimento d’opinione sia favorevole sia contrario nel mondo scientifico e in quello culturale. Stesso discorso vale per Copycat il gatto clonato. I cinesi hanno scelto i macachi per motivi scientifici. Fino ad ora nessuno era riuscito a clonare dei Primati col metodo utilizzato per “Dolly”, cioè il trasferimento di un nucleo di cellula somatica adulta in un ovocita enucleato. I ricercatori cinesi hanno usato come “donatori di nucleo” fibroblasti fetali, quindi non di adulto, mostrando in ogni caso una capacità tecnica notevole. Da rimarcare che il numero di  ovociti impiegati nell’esperimento è stato elevato (qualche centinaio) per ottenere quattro animali nati vivi, due dei quali subito morti:  ciò testimonia che la clonazione per trasferimento di nucleo è  molto difficile da realizzare.

4)Se oggi fosse possibile riprodurre parti del proprio corpo quali , ossa ,organi interi per impianto sul proprio organismo senza fini commerciali, quale potrebbe essere la posizione della chiesa cattolica in merito?

La produzione degli organi potrebbe diventare un giorno una possibilità. La questione etica aperta resta sul punto di partenza e sulle vie percorse per giungere a questo risultato: altra questione è la gratuità: il corpo ed i suoi organi non va commercializzati. I principi che devono governare questo campo sono la solidarietà, la giustizia e la gratuità degli organi. Da notare che la normativa europea odierna in materia di donazioni di organi e tessuti chiede la gratuità.

5)Ritiene che la clonazione alteri il corso naturale dell’evoluzione ?

La clonazione, in senso di riproduzione agamica, è utilizzata come strategia riproduttiva sia dai vegetali sia dagli animali “inferiori” a seconda dell’ambiente in cui si vive e delle sue variazioni .

6)Siamo sicuri che il grano ogm non causi danni su un arco di tempo di 1000 anni ?

La questione è molto dibattuta e in ogni caso gli OGM superano la barriera tra specie . Mancano studi epidemiologici su larga scala e su tempi lunghi che permettano di dimostrare gli eventuali danni legati all’uso degli OGM.

 

7)Le cellule embrionali vanno utilizzate o vanno lasciate così come sono negli organismi ?

Se si intende le cellule embionali umane, vanno lasciate così come sono: utilizzarle significa sopprimere la vita umana nascente

 

8)E’ giusto che si sappia cosa effettivamente succede nei laboratori ed in particolare in quelli privati ?

L’elevata specializzazione scientifica crea problemi nella decodificazione e nell’invio dei messaggi alla pubblica opinione .Chi fa ricerca deve sviluppare una capacità comunicativa onesta e utilizzare i canali delle riviste specializzate .Per l’opinione pubblica sono necessari mediatori che sappiano porgere la materia oggetto delle ricerche nella corretta luce.

9)E’ d’accordo che clonazione e fine vita vadano discussi a livello europeo , sentite le varie confessioni religiose,altrimenti paesi con standard etici diversi e singoli individui più ricchi si comporteranno in modo diverso fomentando il caos che già esiste sul fine vita e sulla fecondazione?

Questi temi a livello europeo sono già stati dibattuti e certamente lo saranno ancora. Il confronto è sempre un bene prezioso.

 

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Filovia 90/91, milanesi si diventa?

29 gennaio 2018 di Riccardo Lo Schiavo

Mi sono recato a fare la circumnavigazione cittadina sulla 90/91 per vedere con i miei occhi lo stato dell’arte. Salito in prossimità di p.le Susa che è il crocevia dell’immigrazione proveniente da via Corelli , ho percorso l’intero perimetro cittadino in senso antiorario.
Ho potuto constatare che sulla vettura da me utilizzata forse il 10% dei passeggeri era italiano. … L’etnia dominante è quella dei nordafricani, seguita dai sudamericani, centrafricani, cinesi, indiani,somali, cingalesi e qualche italiano che una volta si definiva appartenente al sottoproletariato. E’ domenica e avendo fatto il giro completo non ho visto alcun controllore. Avranno pagato tutti il biglietto ?.Di borseggiatori neanche l’ombra anche perché c’è poco da prendere ..La maggiore concentrazione di immigrati si ha nella zona est nord est e nella zona sud .Aree della città ricche di negozi e ristoranti etnici sul marciapiede.
Le facce sono di persone stanche che vanno a lavorare anche la domenica o che comunque non stanno facendo un week end….Pochi parlano italiano , molti hanno un vestiario dimesso per non dire raffazzonato . Quanti di questi hanno il regolare permesso di soggiorno ?.Le ultime statistiche ci dicono che gli immigrati delinquono di più dei criminali italiani (1).Gente con il macete o con il piccone però non ne ho visto , ma pare che il giro notturno sia abbastanza più pericoloso….
Stesse considerazioni furono fatte sul corriere nel lontano 2009 in epoca Moratti…(2) e non è cambiato nulla. Che siano clandestini o regolari comunque non sono integrati e vivono un loro mondo parallelo,nell’altra città .Al netto delle dichiarazioni di Salvini che rimanderebbe tutti i clandestini a casa, queste persone andrebbero integrate, è inutile inviare gli sceriffi,sono stati utilizzati sui treni regionali…. .La soluzione è fare di queste genti dei milanesi come è successo per i meridionali negli anni 50/60.Servono iniziative innovative , dovremmo essere pronti a tutto come società …ma nessuno si sporca le mani …

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Vado a votare per l’auto elettrica,vado a votare per l’Europa?

22 gennaio 2018 di Riccardo Lo Schiavo

La mobilità elettrica è uno degli indicatori su cui oggi si può valutare il tasso di propensione all’evoluzione di una società, di uno stato .Toyota,giapponese,il primo produttore mondiale di auto con motore termico, ha lanciato la sfida togliendo dal listino a partire dal 1° gennaio 2018 le autovetture Diesel e punta diritto sulla tecnologia ibrida.La svedese Volvo (di proprietà cinese) dal 2019 avrà a listino solo auto elettriche .Tesla, azienda americana produce da sempre esclusivamente auto elettriche ed ha una sua rete di ricarica anche in Italia, ben 23 stazioni, persino a Reggio Calabria ….però Tesla è un prodotto al momento di nicchia, di fascia alta.
Ma se cambi la tecnologia dell’auto,quelle del mercato di massa, bisogna adeguare la rete distributiva del carburante che in futuro sembra essere la banalissima corrente elettrica….a meno di sorprese ovviamente, leggi cioè idrogeno ed affini. Naturalmente i tedeschi, i soliti tedeschi hanno costituito un consorzio, questa volta europeo…: Ionity a cui partecipano Bmw, Daimler, Volkswagen, Ford che ha come scopo quello di costruire in Europa una rete di stazioni “colonnine” di ricarica veloce per auto elettriche .Se come sembra, prende piede l’auto elettrica con ricarica su colonnine, ci sarà un cambio del panorama delle strade ma anche di usi e costumi , andremo al centro commerciale a fare acquisti e a ricaricare l’autovettura una volta alla settimana a condizione però che le batterie durino almeno 1000 km , oggi siamo a 380 km circa e che ci sia un consorzio che smaltisca ecologicamente le batterie.
E l’Italia ? Nel sito di Ionity, l’Italia non è ancora interessata dal progetto ,siamo come solito attardati a discutere di altro e impegnati in una campagna elettorale per alieni. Mancano 6 settimane al voto, a parte le variopinte e procedurali promesse sulla riduzione delle tasse,sul ruolo dei serial killer della sinistra, c’è il nulla. Si stanno “ammosciando” anche i M5S , nessun progetto nessuna idea speriamo qualcuno espliciti dei programmi…o dei saggi lobbisti si siano già adoperati per tenere l’Italia in carreggiata. Tutti i fini politici individuano nella dicotomia Europeisti vs Sovranisti il quid di queste elezioni.Mentre noi discutiamo di abolizioni… Macron e la Merkel parlano di riforma dell’Europa…
Se non vince nessuno forse è quasi meglio visti i risultati economici di Spagna e Germania nell’ultimo lustro.E poi con il cappello in mano ci genufletteremo ulteriormente al gigante tedesco adeguandoci agli standard , o lo abbiam già fatto ?

Archiviato in: Attualità Etichettato con:auto elettrica

Mercatino di Natale 2017 piazza Duomo: con la Sangria la Bottarga e i Bretzel.. mancava il kebab !

7 gennaio 2018 di Riccardo Lo Schiavo

Se il fine giustifica i mezzi e il mix offerto dai chioschi natalizi (dal persiano kušck ) che circondano il Duomo è conforme agli attuali “gusti” della gente, con il risultato che parte dell’incasso verrà devoluta all’istituto tumori e alla veneranda fabbrica del Duomo per provvedere alle riparazioni delle guglie eternamente bisognose di manutenzione.Non si possono nascondere alcune perplessià. E’ evidente che per stare in piedi siffatta manifestazione esige un certo numeo di chioschi e un certo volume di fatturato. E’ altrettanto evidente che i gusti della gente sono cambiati e si sono massificati per cui che vai a Venezia, Firenze,Roma,Bellaggio o a Capri, trovi sempre gli stessi gadget: le mascherine di carnevale, le borsette in pelle, i magneti da frigorifero con il Colosseo … come se ci fosse un unico fornitore per tutte le località turistiche .Non è accettabile però che non ci sia almeno una quota parte di prodotti gastronomici lombardi e milanesi, sopratutto nella città dell’Expo (quello di nutrire il pianeta…),visto che quest’anno al Duomo si potevano comprare tutte le varietà di bretzel, i taralli tedeschi, la bottarga, la sangria, cannoli, arancini e pizze fritte siciliane. Consultando il gambero rosso (1) sui biscotti lombardi troviamo : Amaretti di Saronno ,Baci di Cremona,Biscottini di Prosto ,Biscotto bresciano,Brutti ma buoni di Gavirate,Caviadini ,Grissini dolci ,Mostazzit ,Offelle di Parona ,Pazientini ,Ricciolini mantovani.Per non parlare dei torroni di Cremona. Abbiamo inoltre cooperative di ex detenuti che producono panettoni perchè non invitarle?. Perchè non fare lo street food lombardo con la Cassoeula milanese o con il risotto,l’ossobuco e i pizzoccheri?.Perchè non repicare quello che già avviene nei mercati di quartiere con i prodotti della campagna milanese a Km O? Nella mia tradizionale passeggiata natalizia, non ho visto nulla di tutto ciò. E’ mancata la politica, la gestione è totalmente manageriale, e lo si vede nelle piccole cose….oltretutto non promuovendo i prodotti locali si presta anche il fianco alle critiche dei conservatori che vedono invasioni ovunque anche e sopratutto nel cibo, immaginate se ci fosse stato un chiosco con il kebab al Duomo…

(1)www.gamberorosso.it

scrive repubblica:

Cambia la gestione del mercatino natalizio di piazza Duomo: quest’anno il bando del Comune è stato vinto dall’associazione temporanea di impresa costituita da Confcommercio e Apeca, con un progetto che mette assieme le tradizionali bancarelle,……..milano.repubblica.it

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